Metaverso ? Una vera opportunità o solo l’entusiamo di un nuovo mondo ?

La gara per fare soldi e speculazione sfruttando tutto l’entusiasmo e l’emozione intorno al metaverso è sicuramente cominciata.

In realtà il metaverso non è altro che un mondo virtuale dove approcciare una realtà virtuale che ci porti sul concetto del vecchio progetto di “Second Life” ovviamente precursore ma forse troppo precoce per i tempi.

Oggi invece siamo tutti più abituati ad una tecnologia che non ci abbandona dalla mattina alla sera e che punta aiutandoci nelle attività quotidiane a raccogliere un mare di dati e a non perdere l’opportunità di coinvolgerci in azioni di acquisto, registrazioni newsletter, nuovi servizi, ecc. ecc.

Le tecnologie di oggi consentono un Metaverso molto diverso da quello che fu il vecchio progetto di SecondLife (2003 – https://secondlife.com) e che forse oggi è più relegato ad un videogioco. Oggi, il Metaverso si arricchisce di criptovalute, token, realtà aumentata, realtà mista con visori immersivi, una sorta di mix tra mondo reale e virtuale.

La vera strategia che sta definendo la necessità di un Metaverso è la tendenza delle persone di passare molto più tempo on-line. Sia per motivi di lavoro che per motivi personali. Inoltre la pandemia da Covid-19 ha accelerato in modo vertiginoso questo fenomeno portando anche i più scettici ad avvicinarsi ai mondi virtuali (pensiamo per esempio alle videoconferenze).

Il Metaverso sembra essere più un test per capire quanto l’utilizzatore del mondo digitale voglia veramente vivere in un mondo virtuale e interagire con esso tramite shop virtuali, prodotti e servizi virtuali, NFT, e quant’altro.

Il Metaverso è più un’opportunità per portare le persone a pensare a strumenti nuovi di interazione e controllo, ad un nuovo modo di costruire dei prodotti e servizi, ad un nuovo tipo di tecnologie che possiamo racchiudere nel concetto di Web3.