Psicoanalisi e Pandemia…

La vostra visione diventerà chiara solo quando guarderete nel vostro cuore. Chi guarda all’esterno, sogna. Chi guarda all’interno, apre gli occhi.

Rendi cosciente l’inconscio, altrimenti sarà l’inconscio a guidare la tua vita e tu lo chiamerai destino.

Il viaggio più difficile di un essere umano è quello che lo conduce dentro sé stesso alla scoperta di chi veramente egli è.

Ogni incontro che fai è un incontro con te stesso; pochi sembrano accorgersi che gli altri sono loro.

È un peccato che noi teniamo conto delle lezioni della vita soltanto quando non ci servono più a niente.

Chi evita l’errore elude la vita

Non sono quello che mi è successo, sono quello che ho scelto di essere.

L’anima contiene non meno enigmi di quanti ne abbia l’universo con le sue galassie, di fronte al cui sublime aspetto soltanto uno spirito privo di fantasia può non riconoscere la propria insufficienza.

Ciò che la Natura richiede al melo è che produca mele e al pero che produca pere.

Da me la natura vuole che io sia semplicemente un uomo, ma un uomo cosciente di tutto quel che è e di quel che può essere.

Carl Gustav Jung

Gli uomini non possono vivere bene senza una donna vicino…

Dietro un uomo c’è sempre una grande donna

Virginia Wolf

La presenza delle donne in un gruppo, porta gli uomini ad attivare un pensiero più cooperativo, perché aumenta l’interesse verso gli altri, che le donne praticano in forma maggiore.

Si può dire che la presenza delle donne nelle organizzazioni aumenta la cooperazione e la collaborazione nella società.

Le donne e, in generale, i caregiver sono manager e leader migliori, poiché hanno le giuste qualità – empatia, flessibilità, capacità di far fronte con calma a situazioni di forte stress, di creare alleanze e aiutarsi reciprocamente.

Eppure i caregiver sono tutt’oggi penalizzati nel mondo del lavoro. Proprio nel momento in cui diventano caregiver, le donne escono dal mondo del lavoro poiché quella è la fase in cui l’equilibrio vita-lavoro comincia a vacillare.

Una perdita di talenti e di opportunità enorme.

Sviluppiamo nuove organizzazioni e valorizziamo le quote rosa!

Le aziende devono poter contare sul benessere dei propri dipendenti, perché ne guadagnano in produttività, in innovazione. Se le persone stanno bene, se vedono la coerenza con chi sono, se hanno la possibilità di portare la propria autenticità in azienda, lavorano meglio e producono di più. E non c’è alternativa: siamo arrivati al punto che le aziende devono urgentemente occuparsi anche di questi temi.

Fabio

Effetto Dunning-Kruger

L’effetto Dunning-Kruger è una distorsione cognitiva a causa della quale individui poco esperti in un campo tendono a sopravvalutare le proprie abilità autovalutandosi, a torto, esperti in quel campo, mentre, per contro, persone davvero competenti tendono a sminuire o sottovalutare la propria reale competenza. Come corollario di questa teoria, spesso gli incompetenti si dimostrano estremamente supponenti.

Un modo per non cadere nell’effetto Dunning – Kruger, oltre a una buona dose di umiltà e obiettività nell’ammettere i propri limiti ed errori, potrebbe essere il circondarsi di persone competenti che possano dare dei feedback sinceri e reali, da accettare senza… indisporsi.

È il momento di consolidare e acquisire nuove competenze concretamente ed esserne padroni ma di riuscire anche a condividerle con gli altri per crescere insieme.

Fabio

La musica per la crescita della persona

La musica è molto importante per la crescita della persona, poiché è “manifestazione di ordine e armonia, ed espressione di sentimenti nobili ed elevati”

La musica è entrata talmente tanto a far parte della nostra vita quotidiana che la sua presenza oramai è data per scontata. Spesso evoca e fa parte degli eventi più importanti della nostra vita.

E’ indiscusso che l’ascolto di buona musica può instaurare diversi stati d’animo e una reazione nell’individuo di evasione e distaccio della realtà che in alcuni casi può essere rilassante, anche se momentaneo.

In questo momento di forzato #iorestoacasa sicuramente la musica è la terapia migliore per il nostro spirito e le nostre emozioni.

Secondo uno studio della Berkeley University (https://news.berkeley.edu/2020/01/06/music-evokes-13-emotions/) la musica può evocare fino a 13 emozioni: divertimento, gioia, erotismo, bellezza, relax, tristezza, sogno, trionfo, ansia, paura, irritazione, sfida ed energia.

Inoltre c’è pure una mappa per provarle tutte! Fate un test… se vi rilassate e provate è emozionante! https://www.ocf.berkeley.edu/~acowen/music.html

Certo alcuna musica può portare anche ad uno stato di tristezza… ma quella evitiamola in questo periodo 🙂

Quindi ascoltate della buona musica e se volete condividete la vostra playlist con un amico o con me! Le pubblicherò volentieri per tutti i lettori.

A presto.

Fabio.

Per reagire alla crisi la soluzione è cambiare e adattarsi

Gestire l’ansia recuperando un po’ di immaginazione

La quarantena può provocare l’aumento del senso di solitudine e di angoscia e il rischio di una fase di eccessiva autocritica.
E’ necessario sfruttare il potere della nostra immaginazione per distrarci, disegnare, scrivere. Possiamo sfruttare le tecnologie in tal senso, il gaming on-line, i tablet, le innumerevoli APP per coinvolgersi e divertirsi.

Recuperiamo un po’ di tempo per noi

Allontanarci dalla fretta che abbiamo tutti i giorni e ritrovare le nostre passioni soffocate da tempo. Approfondiamole, scopriamo nuovi progetti e idee in ciò che ci piace. In questo un bel libro, una ricerca su google ci può aprire un mondo di conoscenza.

Repower nella nuova campagna, firmata True Company, con cui il brand invita a non lasciarci andare al clima di immobilità e negatività dettato dall’emergenza coronavirus

Forza e coraggio nelle relazioni

Recuperiamo un vecchio contatto, riprendiamo un colloquio con un amico perduto, approfondiamo la conoscenza di un conoscente. Approfittiamo per conoscere un po’ di più gli altri in contatti che normalmente sono stati fugaci e poco produttivi.

Speranza e fatti a manetta

Se questa situazione vi ha messo in difficolta lavorativa, sfruttate i webinar, i corsi on-line, migliorate le vostre competenze, confrontatevi con i colleghi, avanzate delle proposte e delle iniziative per essere pronti alla ripartenza che ci sarà e sarà alla grande! Anche per chi dovrà magari trovarsi una diversa occupazione o modalità di lavoro.

Sfruttiamo la nostra emotività ma non abbandoniamo il ragionamento

In questo momento possiamo dare il meglio di noi stessi con progetti sociali, aiuto agli altri. Confronto lucido su iniziative a progetti personali. Tanti sono gli aspetti che questa quarantena posso aiutarci a migliorare.
Il tempo è prezioso normalmente ne abbiamo poco per noi. Ora invece possiamo forse pensarci un po’ di più.

Fabio.

Low Living – High Thinking

E’ un principio molto basilare, che mi piace sviluppare nella vita quotidiana, “Lasciare la testa libera di volare alto”, soprattutto architettando nuove soluzioni, nuove idee, nuove tecniche che poi devono essere calate a terra (Low Living).

Thinking is the hardest work there is, which is the probable reason why so few engage in it.

Henry Ford

I cinque principi dell’High Thinking:
– Smart
– Intelligent
– Brilliant
– Genius
and Simple

Tutto quello che è necessario fare è credere nei propri pensieri ed emozioni. Il “Pensiero alto” non è in realtà un vero è proprio “fare” ma è piuttosto un’attenzione costante nell’accorgersi delle cose, dei cambiamenti.

Come nella società, anche nel business, è necessario evolvere in qualità, innovazione e strategie di obiettivo per effettuare un cambiamento sostenibile in un evoluzione dell’umanità.

E’ necessaria la volontà di porre degli obiettivi diversi per migliorare l’economia, la percezione, le strategie, le competenze e lo stile di vita.

Forse stiamo imparando questo dall’era #coronavirus ?

Fabio.

Condividere, condividere, condividere per #restareacasa

Visto che ormai sembra confermato che almeno per un po’ di tempo, speriamo non troppo, dobbiamo abituarci a stare a casa e anche successivamente dovremmo attivarci con iniziative di qualche giorno di smartworking, la condivisione diventa sempre più importante!

E allora cosa mi invento ?

Ho creato http://share.ftonini.com dal mio piccolo NAS nel mio laboratorio, collegato alla nuova Fibra Openfiber 1 Gbit, un servizio di 1 Tb di spazio a disposizione di tutti con protocollo FTP anonimo.

Per favore condividete solo immagini, video, documenti, pdf, presentazioni, tutorial o quant’altro che volete rendere pubblici al Web.
In italiano, in inglese. Non devono essere protetti da diritti d’autore (a meno che non siate voi l’autore) e non devono ledere diritti privati o normative europee e italiane.

Una volta caricato il file in FTP, sarà verificato e ripubblicato sul sito http://share.ftonini.com per essere a disposizione di tutti!

Happy sharing!

Smartworking o telelavoro. Come sta andando ?

La pandemia del Coronavirus, che speriamo finisca presto, sta mettendo a dura prova oltre che la nostra salute anche l’economia italiana e di tutto il Mondo.

Inoltre, lato Italia, la difficoltà per anni a utilizzare sistemi di smartworking o telelavoro come nuove formule di collaborazione ci ha trovato tutti impreparati.

Le prime due settimane di blocco, non totale, ma quasi sono state un test che ha dimostrato che alcuni aspetti ancora sono da migliorare:

  • nessuno era abituato a lavorare da sa, quindi pochi computer “pronti all’uso” e dotati del minimo delle necessità webcam e cuffie/microfono.
  • connettività spesso inadeguate, molti in casa, avevano deciso di optare per router 4G o simili, visto che navigavano poco ma oggi trovandosi a dover usare videoconferenze o strumenti condivisi sono in difficoltà.
  • spesso un computer per casa… e magari sono a casa i genitori e i figli che devono studiare in formazione a distanza.
  • Poca conoscenza circa la necessità di creare utenti distinti per garantirsi la dovuta sicurezza e quindi account condivisi genitori/figli, mix di account tra moglie e marito, ecc. ecc.

Quindi ? Cosa imparare da tutto ciò ?

Sicuramente che è ancora necessario uno sviluppo delle competenze personali in ambito tecnologico, perchè poi quando ci troviamo in queste situazioni non sappiamo come operare correttamente.

Non si conoscono adeguatamente gli strumenti, quindi l’operatività in smartworking spesso si limita ad accesso alle risorse d’ufficio, telefonate e e-mail ma non alla condivisione di un gruppo di lavoro, piuttosto che a riunioni di coordinamento in videoconferenza o altri strumenti di pianificazione.

Molti non tracciano le attività che svolgono, quindi poco controllo e misurazione dell’efficienza, non si mette in dubbio che ognuno faccia il suo… però un’adeguata pianificazione delle attività aiuta a coordinare le risorse in telelavoro/smartworking ed a renderle efficienti…

E quindi, impariamo da questa esperienza, per capire che le tecnologie possono fare tantissimo, ma dobbiamo conoscerne bene le potenzialità ed in molte piccole e medie imprese c’è ancora tanto da fare.

Ma anche nelle grandi… tranne che per alcune realtà.

E’ un punto di vista ottimistico, perchè vuol dire che c’è ancora molto da fare, possiamo migliorare e il nostro futuro in tal senso è positivo perchè questi sono strumenti per aumentare anche l’efficienza e il valore del fatturato aziendale.

Fabio.