Esplorare il desiderio
Il bello della semplicità
L’estetica essenziale
Uno scrigno di emozioniIl cambiamento umano, sociale ed economico nasce dal desiderio di chi vuole trasformare il mondo in cui vive. Al centro di azioni, relazioni e decisioni ci sono una serie di fattori che vanno oltre la biologia: socialità, management, imprenditorialità e politica dipendono dal «fattore desiderio». Creare valore richiede, infatti, competenze e significati. E legare azioni ad aspirazioni è la sfida per generare impatto sociale e innovazione, in un momento storico in cui il desiderio, spesso inaridito, non può che essere il motore generativo di ogni trasformazione. L’incontro è un’occasione di riflessione e condivisione per riaccendere la volontà di cambiamento, essenziale in un tempo di transizioni socio-ambientali urgenti.
Il desiderio allora, è piuttosto una “struttura” soggettiva di “mancanza” radicale, anzi è il soggetto stesso, preso dalla “mancanza” che lo costituisce e lo sostiene, ma che in quanto “mancanza” (“il desiderio è la metonimia della mancanza”, dirà Lacan), in quanto “mancanza ad essere”, lo destabilizza, lo rende incerto, vacillante, e soprattutto non lo garantisce affatto sul soddisfacimento di un ritrovamento, perché quello che il soggetto ritrova non sarà mai quello che avrà cercato e neanche quello che vuole. Sappiamo come, nel nevrotico, per esempio, il desiderio si presenta esattamente come quello che non vuole.
E se il desiderio serve all’amore, in quanto trova nell’amore la domanda del desiderio dell’Altro, la domanda di fare, come dice Lacan, esperienza del desiderio dell’Altro, dal canto suo l’amore lascia però continuamente insoddisfatto il desiderio stesso, in quanto l’amore si serve delle parole, e nelle parole il desiderio non può trovare mai il suo luogo.
Se infatti la struttura dell’amore è essenzialmente discorsiva, metaforica, di continuo accrescimento di senso, quella del desiderio è essenzialmente struttura a-discorsiva, di spostamento sempre su altro, è struttura metonimica, di continua sottrazione di senso.
Se l’amore è unitivo, discorsivo, e pretende la certezza e la stabilità dell’ancora, il desiderio è erratico, inquieto, fuori senso e fuori discorso.