La società senza dolore

Byung Chul Han : La società senza dolore – perché abbiamo bandito la sofferenza dalle nostre vite.

Byung Chul Han, in queste dense pagine, prende in esame l’ineliminabile esperienza umana del dolore, per come essa è oggi considerata nella società che egli definisce “società palliativa”, una società in cui sopravvivere conta più del vivere, la salute, la sicurezza e il comfort in cambio dell’eliminazione del dolore.


La conseguenza è una società immersa in una anestesia permanente che non salva nemmeno l’amore, poiché anch’esso produce ferite, sofferenza e dolore. Han ritiene che sia questa spinta a sancire la vittoria del conformismo in ogni ambito: dal sociale alla politica, alla cultura.


La nuova formula di dominio che impone di essere sempre competitivi, performanti e felici, fa sì che ognuno si tenga occupato solo con se stesso, espellendo l’Altro dal suo orizzonte emotivo, reificandolo e, quindi, consumandolo.


La tendenza del “pensiero positivo, dell’ottimismo ad ogni costo” affermatasi negli ultimi decenni, ha, dunque, prodotto, eliminando la dimensione del dolore, l’arresto della rivoluzione dell’uomo.


Vince l’Edonismo, benché Empatia e Resilienza siano, al contempo, i termini che si sono affermati, evidenziando il cortocircuito di cui l’individuo è preda, una palude da cui non si esce poiché il potere ha capito e gioca sporco nella sua falsa premura di venderci sicurezza, comfort, e un poco di libertà in cambio della nostra anima.


La difficoltà di capire l’epoca in cui vivo, i suoi veloci e devastanti mutamenti, è diventato ancora più netto.

Alla ricerca dell’essenziale

“Agisco secondo il principio ‘less is more’ e mi chiedo che cosa può emergere dall’immagine, qual è l’essenza?”

Alla ricerca dell’essenziale nella fotografia è un approccio che spinge a cogliere l’essenza del soggetto, eliminando il superfluo per concentrarsi sull’autenticità e sull’emozione del momento. Questo stile si sposa bene con l’idea di utilizzare la fotografia come strumento di relax, perché favorisce un’attenzione consapevole e meditativa verso ciò che ci circonda.

Elementi chiave della fotografia essenziale:

  1. Minimalismo visivo
    Concentrarsi su pochi elementi, evitando il caos e rendendo ogni dettaglio significativo. Il minimalismo permette di creare immagini che comunicano calma e armonia.
  2. Luce e ombre
    Giocare con la luce naturale, cercando sfumature delicate e ombre che aggiungono profondità. La luce diventa protagonista e trasmette emozioni.
  3. Composizione semplice
    Utilizzare linee pulite, geometrie essenziali e spazi vuoti per trasmettere serenità. La composizione diventa un esercizio di equilibrio.
  4. Osservazione profonda
    Guardare il mondo con occhi nuovi, soffermandosi su dettagli che spesso passano inosservati: una texture, una tonalità, una forma.
  5. Espressione personale
    È un modo per raccontare emozioni e stati d’animo senza l’urgenza di “impressionare”. Ogni fotografia diventa un riflesso di chi la scatta.
  6. Uso del bianco e nero
    Togliendo il colore, ci si concentra su forma, texture e contrasto, accentuando l’essenziale.

Relax attraverso la fotografia

  • Mindfulness: Quando fotografi cercando l’essenziale, entri in uno stato di presenza totale. Ti concentri su ciò che è davanti a te, lasciando andare pensieri e distrazioni.
  • Connessione con la natura: Trovare momenti di relax fotografando paesaggi, dettagli naturali, o piccoli miracoli della quotidianità (una foglia, una goccia d’acqua, un tramonto).
  • Un momento per te stesso: La fotografia diventa un rituale personale, un modo per staccare dalla routine e dedicare tempo a un’attività che nutre la creatività.

Tecniche per iniziare

  • Porta con te una fotocamera o uno smartphone quando passeggi e sfida te stesso a scattare solo 3 foto davvero significative.
  • Esplora un tema per volta: linee, contrasti, ombre.
  • Usa una lente fissa (es. 50mm) per semplificare le scelte compositive.

Ti riconosci in questo tipo di approccio? O preferisci esplorare altre sfumature della fotografia?

“Ho bisogno della fotografia, come una sorta di terapia, mi aiuta a digerire meglio la mia vita, la rende più degna di essere vissuta.”